IL GIGLIETTO DI PALESTRINA BUONO, PULITO E GIUSTO
I prodotti dell’area prenestina al Salone del Gusto di Torino
“Il nostro territorio conquista un importante punto qualità – spiega il Presidente della Comunità Montana De Righi – con la presenza al Salone del Gusto di Torino. Il successo ottenuto dai nostri prodotti ci sprona a continuare il lavoro di valorizzazione che attraverso il GAL Castelli Romani e Prenestini stiamo portando avanti”. I laboratori promossi dal GAL, insieme al Distretto delle Eccellenze, nello spazio della Regione Lazio, hanno incuriosito molto, un pubblico attento e partecipe intervenuto numeroso nelle giornate di sabato e domenica scorsa.
Tra tutte le presentazioni svolte, da quella dedicate ai formaggi al latte crudo in abbinamento con il miele, alla riproposizione di paste a base di acqua e farina tipiche della nostra tradizione, una nota in più va spesa per il laboratorio che ha avuto come protagonista il Giglietto di Palestrina. Il Gal Castelli Romani e Monti Prenestini infatti porta a casa la candidatura a Presidio Slow Food per il Giglietto di Palestrina prodotto per l’occasione dal forno Eredi Fiasco di Castel San Pietro Romano.
Un’esibizione tanto semplice quanto esaltante quella che Laura e Rosa ci hanno offerto mentre modellavano il cremoso impasto davanti agli occhi dei presenti. Nessuno conosceva la storia di questa semplicissima ricetta a base di uova, farina, zucchero e molta pazienza, dalla forma così particolare da sembrare realizzata con lo stampino. Orgoglioso il Sindaco di Palestrina Rodolfo Lena ha dichiarato “la nostra città rivela ancora una volta tesori meravigliosi, grazie alla Comunità Montana e al Gal che non cessano di promuovere le eccellenze del nostro territorio”.
Il giglietto di Palestrina infatti è prodotto solo da pochi forni di Palestrina e Castel San Pietro Romano, ma è un biscotto artigianale tipico e profondamente legato al territorio, frutto di un incontro culturale con la Francia del Re Sole. Oggi è necessario tutelarlo per evitarne l’estinzione. I presidi che Slow Food promuove in tutto il mondo – ad oggi 350 in tutto , dei quali 201 in Italia – coinvolgono oltre 10.000 produttori, tutelano la biodiversità, i saperi produttivi tradizionali e i territori che li hanno generati e custoditi, avvicinandoli ad un pubblico di consumatori critici ed esigenti, sviluppando insieme un nuovo approccio al mercato, equo e sostenibile.
…”Il Giglietto di Palestrina ha molti dei requisiti distintivi di un presidio, di qui la sua candidatura, tuttavia bisogna mettersi a lavoro da subito per ricostruire tutta la filiera di produzione in stretto accordo con le istituzioni locali” conclude Stefano Asaro – Responsabile dei Presidi Slow Food per il Lazio.
“Lavoreremo insieme al GAL investendo tutte le energie necessarie affinché i prodotti del nostro territorio possano ottenere il giusto riconoscimento – dichiara Dario Fiasco Sindaco del Comune di Castel San Pietro Romano – il presidio slow food è l’obiettivo più ambizioso e proprio in questa fase diventa imprescindibile una forte alleanza tra produttori e istituzioni”.