Salone del Gusto 2012
Il giglietto di Palestrina, dolce tipico solo uova, farina e zucchero raccoglie nella sua essenza e nel sapore una sapienza antica e una tradizione secolare. La storia narra che il dolce dell’area Prenestina, dalle forme esili e delicate, sia stato importato dai Barberini, signori di Palestrina dopo l’esilio forzato presso la corte del Re di Francia Luigi XIV. Sicuramente i cuochi prenestini, al seguito della famiglia nobile romana, impegnarono il loro ingegno nel riprodurre il dolce che a Parigi faceva faville.
Una libera reinterpretazione che ha dato dei risultati sorprendenti, capaci di incantare e sedurre il palato ancora dopo cinque secoli. I degustatori del giglietto, infatti, hanno la sensazione di assaggiare la storia, tanto quel dolce è deli- cato e perfetto. Nelle pasticcerie dei prodotti da forno dell’area Prenestina si respira intatto lo spirito dell’antica Europa, culla di civiltà. Le antiche massaie ancora si riferiscono alle libbre, quando devono parlare di quantità. Tre libbre per un chilo e il sapore semplice e profondo di biscotti lavorati a mano uno per uno.