Bollettino di InformAzione – Ottobre 2012
Gli esperti gastronomici sono concordi: i formaggi a latte crudo rappresentano le eccellenze della produzione casearia. Infatti la pastorizzazione (trattamento a 72 gradi centigradi per 15 secondi) riduce la flora batterica necessaria alla trasformazione naturale del latte in formaggio ed elimina quasi del tutto gli enzimi naturali che poi devono essere reintegrati nel prodotto. Nei formaggi a latte crudo di pecora e di vacca, prodotti nell’area prenestina, che saranno presentati al Salone del Gusto, sono conservati intatti gli aromi e la freschezza dei prati, alfieri simbolici e riconosciuti di panorami e paesaggi. Ricotte, caciotte, primo sale, occhiatelli e yogurt, avranno, quindi, tutte le carte in regola per acquisire un ruolo di rispetto nella produzione casearia italiana. Il carico di sapori e di sensazioni è inimitabile. Le tecniche di lavorazione, sperimentate da generazioni di allevatori costituiranno il classico valore aggiunto. Sarà una festa di sapori.