Intervista all’Assessore alle realtà produttive e Politiche del Comune di Labico, socio del GAL, per parlare dei progetti che il piccolo ma operoso Comune sta realizzando, frutto di una attenta pianificazione e di una proficua collaborazione con gli enti territoriali locali.
Ospite della settima puntata è Benedetto Paris, assessore del comune di Labico alle Attività Produttive e Politiche Sociali. Intervistato dal Presidente del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini Stefano Bertuzzi, parla dei progetti finanziati al comune di Labico: il restauro del Fontanile di Cento Gocce, il percorso delle Fonti e quello dei Boattieri.
Abbiamo puntato insieme su iniziative che potessero fare sistema sulla nostra area dei Castelli Romani e Monti Prenestini per creare delle opportunità che permettessero la valorizzazione del territorio per un turismo qualificato che potesse dare valore a un territorio importantissimo di bellezze straordinarie anche sotto profilo archeologico storico e ambientale. L’assessore Paris e il comune di Labico si sono sempre dimostrati attenti in tematiche che riguardassero non solo l’ambiente e l’enogastronomia, ma anche le persone che devono partecipare alle politiche sociali, specialmente i cittadini più deboli. Labico ha ottenuto un finanziamento per il Percorso delle Fonti che è incredibilmente bello ed è riuscito a metterlo a sistema. Ci vuole illustrare nel dettaglio le opportunità che intendete dare ai cittadini che verranno a conoscere le vostre bellezze?
La parola giusta, direi perfetta, è proprio questa: fare sistema. È determinante per un comune come Labico con pochi residenti e un territorio appena 13 chilometri quadrati e dunque con poco spazio di manovra. Eppure abbiamo sempre pensato che trovandoci al centro tra i Castelli Romani, i Monti Prenestini e i Lepini, potessimo svolgere un ruolo di trait d’union e con il Gal abbiamo pensato a come potevamo essere un volano per il nostro territorio. Con questa idea è stato pensato il Percorso delle Fonti. Cosa abbiamo fatto? C’è un paesaggio di grande valore che va salvaguardato tra l’area di Palestrina e del Vivaro, tra il territorio di Labico e quello di Valmontone con la grande campagna di proprietà dell’Università Agraria. Abbiamo pensato a un progetto destinato non a un turismo di massa, ma per chi vuole provare a vivere il nostro territorio perché purtroppo non è abbastanza conosciuto. Ma dobbiamo dargli le infrastrutture che glielo permettano ed ecco perché abbiamo puntato su questo percorso che passa dal percorso delle Fonti e arriva oltre l’Outlet a quelle che sono le Catacombe di Sant’Ilario, un sito paleocristiano importantissimo, al confine tra Valmontone e Colleferro. Ci sono tre circuiti all’interno di un grande percorso che permetteranno ai visitatori di utilizzare quel percorso come meglio credono a seconda delle esigenze. Noi dobbiamo unire il territorio a vantaggio di tutti e realizzare un lavoro di connessione tra i territori. È un passo importante per noi, anche perché per molti Labico e queste zone di campagna sono conosciute soprattutto per lo chef Antonello Colonna e il suo Resort.
È la bellezza dei privati che riescono a ottenere spazi e possibilità. Davanti a questa struttura privata eccezionale, al centro della rete dei percorsi, c’è un tratto dell’antica via Labicana proprio ad accordo con società di Colonna, il Comune e la Soprintendenza. Ho avuto la possibilità di visitare questa incredibile emozione e assicuro che se percorrete questa strada sembra di stare in epoca romana, sembra di immergersi in un territorio completamente diverso da quello che conosciamo. Lei da assessore ai Servizi Sociali sta svolgendo un’attività molto importante in questo campo per far conoscere il territorio e dare opportunità per il sociale. Avete organizzato “My Pony Farm” con il comune di San Cesareo e Castel San Pietro Romano. Può spiegare in cosa consiste?
Dobbiamo ringraziare il Gal perché ci ha permesso di investire e ci ha dato questa opportunità. Siamo riusciti così a dare ulteriore risposta alle esigenze che abbiamo sul nostro territorio di bambini con disabilità intellettive. Ci siamo chiesti quali attività fare fuori dall’orario scolastico. Abbiamo verificato le aziende interessate sul territorio e siamo riusciti a realizzare questo progetto grazie alla coop Il Melograno e l’azienda agricola Damigelli. Un progetto che permetterà per due anni a 60 bambini con disabilità intellettive di effettuare attività terapeutica in una struttura a ridosso con Palestrina.
Come Gal abbiamo poi un’altra opportunità di finanziamento per il vostro territorio di cui ti chiediamo di parlarci…
Abbiamo chiesto di recuperare il vecchio mattatoio comunale che si trova nel punto più vicino del percorso delle fonti con il centro storico. Il lavatoio comunale ha un’eccezionale portata d’acqua che non viene da un acquedotto, ma viene da un cunicolo romano che percorre circa 200 metri. Per il comune di Labico sarebbe molto importante ottenere questo finanziamento. Il progetto delle fonti è nato nel 2014, quando si iniziò a parlare del progetto del Gal e da allora è successa una cosa eccezionale. Tre associazioni: Aspero Sordo, Castello di Lugnano Onlus e Associazione Gli Amici di Armando Giovanni e Lucia hanno da sole recuperato quel percorso. Adesso vogliamo sfruttare le opportunità del Gal per alzare il livello della qualità del prodotto turistico e il recupero rappresenta la ciliegina sulla torta. Lo pensiamo come uno spazio didattico e di servizio informazioni e segreteria di tutto il percorso e in futuro sede eco museo. Il percorso si caratterizza sotto il centro storico da questi 6 chilometri ad anello a destra e sinistra della ferrovia con 9 fonti d’acqua che sgorgano tutti da cunicoli romani e hanno una vasca per la macerazione della canapa.